Piazza San Pier Maggiore, detta anche comunemente di San Pierino, è uno slargo del centro storico di Firenze, vicino a piazza Santa Croce. Vi immettono la volta di San Piero, borgo degli Albizi, la via di San Pier Maggiore e via Matteo Palmieri.
Storia
La denominazione reca memoria di come un tempo si affacciasse sulla piazza l'antica chiesa di San Pietro (in ambito toscano sovente indicato come Piero), dalla quale prendeva il nome anche la porta che da questo lato della città si apriva lungo le mura della penultima cerchia.
La chiesa, con l'annesso monastero femminile benedettino, era tra le principali fra le fiorentine per grandezza e ricchezza di opere d'arte: consacrata nel 1067 e quindi tra le più antiche della città, era stata ristrutturata grazie alla munificenza di Luca degli Albizi su progetto di Matteo Nigetti nel 1638 e quindi abbattuta nel 1783 perché creduta pericolante. Del suo originario prospetto sulla piazza, così come del carattere dello spazio, documenta una nota incisione di Giuseppe Zocchi del 1744. Attualmente permane a qualificare lo spazio il loggiato antistante la facciata, che fa da quinta a civili abitazioni sorte all'interno del perimetro dell'edificio religioso e in parte allineate lungo via di San Pier Maggiore, aperta in corrispondenza della navata centrale della chiesa e alla quale si accede da quella che era l'arcata centrale del loggiato di Matteo Nigetti.
Descrizione
La piazza ha carattere popolare (si direbbe ancora in parte legato alla destinazione a mercato di quest'area), con numerose attività commerciali, trattorie e luoghi di ritrovo.
Edifici
Lapidi
Sul basso edificio che affianca la torre di Corso Donati dal lato della piazza è un bando dei Capitani di Parte del 1639, già trascritto da Francesco Bigazzi, che ingiunge "che nessuno ortolano o altri possa star a vendere robbe di sorte alcuna su la piazza di S. Pier Maggiore cominciando dal luogo dove sarà affissa la presente proibizione". È un riferimento al mercato che si teneva in via Matteo Palmieri e adiacenze, come testimoniano ancora le lapidi di "confine di mercato" in vari angoli di questa zona. È curioso che la piazza oggi sia uno dei pochi luoghi del centro in cui il Comune ha autorizzato oggi la presenza fissa di una bancarella di ortolano, nei pressi dell'arco di San Pierino.
La trascrizione completa è: «Li molto illustri signori Capitani di Parte della città di Firenze per ornamento della città e reverenza del culto divino (con riferimento alla vicina chiesa di San Pier Maggiore) proibiscono che nessun ortolano o altri [venditori ambulanti] possa[no] stare a vendere robe di sorte alcuna sulla piazza di San Pier Maggiore cominciando dal luogo dove sarà affissa la presente proibizione, sotto pena d'uno scudo e della cattura e tutto datosi nella parte a dì 20 di giugno 1634».
Tabernacoli
Sull'angolo della casa dei Corbizi con borgo Albizi 21r-23r è un busto in marmo raffigurante la Vergine, con l'iscrizione "Alessandro di Filippo Nanini faciebat 1596", già trascritta da Francesco Bigazzi, pur equivocando la data come "1696" (e come lui tutta la letteratura successiva). Sulla base della testimonianza di Filippo Baldinucci, che l'immagine un tempo dovette essere oggetto di particolare attenzione, tanto da essere arricchita da due angeli dipinti a fresco da Bartolomeo Fontebuoni, oggi non più esistenti.
Strade collegate
Via San Pier Maggiore
Strettamente collegata alla piazza è anche la via di San Pier Maggiore, che la collega via Giuseppe Verdi. Il loggiato antistante l'antica facciata della chiesa fa da quinta a civili abitazioni sorte all'interno del perimetro dell'edificio religioso e in parte allineate proprio lungo via di San Pier Maggiore, aperta dopo le distruzioni in corrispondenza della navata centrale della chiesa.
Via delle Badesse
Analogamente a via San Pier Maggiore, via delle Badesse è caratterizzata dall'edilizia popolare nata a fine Settecento sulle vestigia del monastero benedettino. Via delle Badesse, che prende il nome dalle badesse del monastero che per il loro prestigio e importanza venivano dette le "spose del vescovo". Quando un nuovo vescovo prendeva infatti possesso dell'arcidiocesi veniva fatta una particolare cerimonia, che aveva come protagonista la badessa di San Pier Maggiore e alcuni membri delle più importanti famiglie residenti in questa zona. Il vescovo entrava in città dalla parte di San Pier Maggiore, accompagnato dai componenti della famiglia Del Bianco come palafrenieri (e poi, dopo la loro estinzione, dei Pazzi). Arrivati davanti alla chiesa si accomodava su un trono accanto a un altro dove stava seduta la badessa del monastero. Il membro maggiore della famiglia Albizi reggeva allora la mano della badessa dove il vescovo infilava un anello, come simbolo della sua unione con la Chiesa fiorentina. Seguiva un banchetto e una processione del vescovo verso il duomo e il palazzo arcivescovile, dove nel frattempo la badessa aveva fatto arrivare con un'altra processione un letto simbolico parato di damasco rosso.
La strada fu ricavata attraverso il chiostro del monastero (come si vede nella pianta del Buonsignori) e conduce da via San Pier Maggiore a via dei Pandolfini, in corrispondenza del portale dell'oratorio di San Niccolò del Ceppo.
Note
Bibliografia
- Guido Carocci, La chiesa di San Pier Maggiore e la sua demolizione, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1912, IX, 1911, pp. 118-122.
- Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, Tipografia Barbèra, 1913, p. 108, n. 762; n. 763;
- Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, 1929, p. 91, n. 836; n. 837;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, pp. 93-98.
- Ennio Guarnieri, Le immagini di devozione nelle strade di Firenze, in Le strade di Firenze. I tabernacoli e le nuove strade, Bonechi, Firenze 1987.
- Francesco Cesati, La grande guida delle strade di Firenze, Newton Compton Editori, Roma 2003.
- Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo del Comune di Firenze, terza edizione interamente rinnovata a cura di Piero Fiorelli e Maria Venturi, III voll., Firenze, Edizioni Polistampa, 2004, p. 405.
Voci correlate
- Piazze di Firenze
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su piazza San Pier Maggiore
Collegamenti esterni
- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL).

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